[Lettura estiva] Dentro l’acqua di Paula Hawkins

dentro l'acqua

Con il caldo si sferruzza meno e allora leggiamo! Dentro l’acqua è la mia prima lettura estiva

Durante l’inverno leggo molto poco, ahimè. Non adduco scusanti a questa mancanza, il tempo libero è poco e fra uncinetto, blog e ogni tanto pulire casa, i libri non sono più al primo posto. Il consumo compulsivo di serie TV, come vi ho raccontato in Le migliori serie TV di Netflix e Le migliori serie dell’autunno 2016 aggrava la situazione lettura, e allora vi chiederete perchè scrivi di libri?

Perchè l’estate guarisce tutti i mali: le giornate si allungano, le gonne si accorciano e tornano i libri fra le mani, soprattutto sotto l’ombrellone. Questa rubrica sulla lettura sarà un appuntamento che spero vi invogli a leggere e vi aiuti nella scelta delle vostre letture estive.

Il primo  libro di cui voglio parlarvi è un romanzo famoso, di quelli che si trovano nella sezione novità e best seller, si intitola Dentro l’acqua di Paula Hawkins  autrice di La ragazza del treno che fu il suo apprezzatissimo esordio editoriale e che ritorna con un atteso romanzo accolto con entusiasmo e qualche critica.

Dentro l’acqua” è un thriller avvincente, che parla al cuore.

L’indagine per un suicidio, avvenuto nelle acque di un fiume, solleva il torbido delle storie degli abitanti della piccola comunità in cui abitava Nel. Come l’acqua di quel fiume che in apparenza è limpida, anche Beckford, la cittadina del nord dell’Inghilterra scenario di questa storia, nasconde fango e oscurità sotto la superficie. Basterà il passaggio di un piede curioso per scoprire la verità e far salire a galla, piano piano, i segreti dei protagonisti. Le storie sono tante, pure troppe aggiungerei, ed è proprio questa la critica che si muove al romanzo. Si parla delle donne suicide prima di Nel e degli uomini intorno a queste figure femminili fragili e controverse, fra passato e presente, lasciando ogni capitolo aperto per essere ripreso dopo pagine e pagine.

I capitoli hanno come titolo i nomi dei personaggi protagonisti del capitolo stesso, così da aiutarci ad entrare subito nella narrazione ma ciò non basta a rendere immediato l’allaccio. Vi dico solo che io mi sono fatta uno schema con i nomi e i gradi di parentela, metodo che usavo per leggere i Promessi sposi.

Se l’intreccio di tante vite è a volte difficile da collegare, ne diventa anche il suo punto di forza.

Dentro l’acqua è come un grande nodo e il suicidio, l’ultima tragedia che colpisce quel nefasto luogo, è il mistero da dipanare. Sotto il nodo visibile, quello che capita subito fra le mani ce ne sono tanti e tanti altri, che si sono creati uno sull’altro intrecciati e cresciuti sopra ad uno iniziale, piccolo e strettissimo. Solo sciogliendoli tutti si può capire la verità e le ferite si possono rimarginare.

Non lo leggerete con il sorriso sulle labbra, questo è sicuro ma i tormenti dei protagonisti vi rapiranno.

Mi piacciono le storie, che siano libri da leggere o film da guardare, vivere altre vite attraverso i racconti. Non mi elevo a critica letteraria, sono solo una lettrice e se vorrete seguire il mio consiglio, contraddirmi e farmi notare qualcosa, sono qui e sto già con un altro libro in mano. Alla prossima storia!

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