Le mie origini sarde sono ormai note, non perdo occasione per decantare le bellezze della terra dei miei genitori e il patrimonio culinario, fonte di orgoglio regionale. Come tutti i sardi lontani dall’isola cerchiamo di portare in tavola quei tesori, uno tra questi il liquore di mirto.
La raccolta delle bacche di mirto avviene in tutto il mese di Novembre fino a Gennaio.
Il periodo migliore di solito è dicembre, momento nel quale le bacche arrivano alla loro piena maturazione.
Quando è il momento di raccogliere il mirto?
Le bacche mature, sode ma non troppo dure, si riconoscono dalla dimensione, che deve arrivare a circa 1 cm e dalla presenza della pruina. Una specie di pellicola che viene prodotta dalla pianta stessa e che si accumula sulla superficie della bacca. Questo la rende opaca e quindi matura.
Per non rischiare di rovinare pianta e bacche, è preferibile fare la raccolta esclusivamente a mano e ricordate di lavorare il mirto dopo 1 massimo 2 giorni dalla raccolta.
Io sono riuscita a ricavare 350 sudati grammi di mirto da una pianta che ho portato dalla Sardegna e colta in uno dei posti incredibilmente belli e selvaggi vicino alla mia Alghero, LA TORRE DEL PORTICCIOLO nel parco di Porto Conte.
Ventosa, verde insenatura dove la torre ripara la spiaggia sassosa dal mare cristallino, qui la macchia mediterranea regala tutte le sue forti meraviglie, dalle radici salde e i fusti piegati.
Questa piantina dopo anni di cure e speranze mi ha regalato una quantità sufficiente per fare 3 bottigliette di liquore di mirto fatto in casa
Vi scrivo nei dettagli la ricetta che ho seguito, tramandata dalle donne della mia famiglia e che finalmente ho potuto far rivivere.
Ricetta liquore di mirto fatto in casa
Ingredienti
Bacche di mirto di Sardegna 350 g
Alcool 500 ml
Zucchero 300 ml
Acqua 500 ml
Per preparare questo tipico liquore sardo occorrono bacche di mirto mature e selezionate, alcool a 96° di ottima qualità, zucchero semolato e un barattolo di vetro con tappo a chiusura ermetica.
Dopo aver colto le bacche lavatele bene, mettetele in un colino e asciugatele con un canovaccio.
Mettete le bacche di mirto in un barattolo di vetro a chiusura ermetica. Coprite le bacche con l’alcol a 90°, tappate, agitate e lasciate macerare per 40 giorni in un posto buio e fresco, assicurandovi che l’alcol non scenda mai sotto il livello delle bacche. Agitate di tanto in tanto il contenitore.
Dopo questo periodo di macerazione, togliete dal recipiente i frutti, scolandoli e separandoli dall’alcol. Ora dovete spremere le bacche per ottenere il loro denso e aromatico succo.
Preparate uno sciroppo facendo bollire l’acqua con lo zucchero. Quando lo zucchero sarà sciolto completamente spegnete il fuoco e lasciate raffreddare.
Unite il succo del mirto ricavato dopo la spremitura, all’alcol e allo sciroppo; imbottigliate e lasciate riposare il liquore di mirto per almeno 1 o 2 mesi, in un luogo fresco.
Servite freddo il vostro liquore di mirto, chiudete gli occhi e sentitevi immersi nella macchia mediterranea col vento che vi scompiglia i capelli.
Vi tolgo una curiosità:
Che differenza c’è tra mirto rosso e mirto bianco?
Esistono due tipi di liquore di mirto bianco, quello fatto con le foglie e quello fatto con le bacche bianche, infatti esistono, anche se rare, le bacche bianche. Il liquore di mirto industriale usa esclusivamente le foglie, i prodotti artigianali invece macerano le bacche bianche al posto delle rosse.
Ricetta per variante di MIRTO BIANCO fatto con foglie
Ingredienti
Foglie di mirto di Sardegna 200 g
Alcool 500 ml
Zucchero 300 ml
Acqua 500 ml
Dopo aver lavato e asciugato le foglie fresche appena raccolte di mirto sistematele in un vaso di vetro ermetico con l’alcol.
Chiudete il vaso e lasciate macerare per circa due mesi, trascorso questo tempo filtrate l’infuso.
Preparare uno sciroppo facendo scaldare l’acqua a fuoco dolce in un pentolino e e sciogliendovi lo zucchero, rimescolare costantemente perchè il composto non prenda colore, spegnere e fate raffreddare
Unire allo sciroppo l’infuso di foglie, mescolare bene e trasferire il tutto in una bottiglia, far riposare in luogo fresco per 2 mesi, filtrare nuovamente il liquore prima di servirlo.
Come è meglio conservare il vostro mirto artigianale?
Comunque sto facendo degli esperimenti provando a fare la crema di limoncino vegana con latte di Mandorla. Nelle ricette online indicavano il latte di soia ma a me piace piu quello di Mandorla.
in tanti dicono di utilizzare delle bottiglie a chiusura ermetica. Ho visto che nel mirto utilizzi un tappo di sughero. Siccome anch’io ho delle bottiglie con sugheri volevo chiederti che esperienza hai avuto nella conservazione della bottiglia in freezer e in contatto col sughero. <<
bottiglia col sughero (che lavo nel bicarbonato ogni volta che lo
riuso), perchè lo tengo nella vetrinetta in salotto al massimo in frigo;
nel freezer non li metto. Se proprio lo vuoi mettere lì non usare il
sughero, sennò non ti si apre più allora usa il tappo ermetico. 🙂
In vendita potete trovare il famoso Mirto di Sardegna Zedda Piras rosso e Mirto Bianco