Vacanza in Croazia : natura e handmade

vacanza in croazia

La mia vacanza in Croazia, per la precisione in Dalmazia mi ha portato per spiagge cristalline, fiumi e montagne, città vivaci e piene di gente e tranquilli borghi incastonati nelle valli di un paese che dopo un passato sofferto si apre ad un ricco presente e un brillante futuro.

Vacanza in Croazia, Bosnia e Montenegro

vi mostrerò le curiosità handmade che ho incontrato e registrato per farvi scoprire cosa si trova sulle bancarelle e cosa merita portarsi in Italia come ricordo di questi paesi.

Il mio viaggio in Croazia è durato 15 giorni, di cui una delle 2 settimane è stata quella di Ferragosto, con un afflusso di turisti da record e relativo pienone sulle spiagge. Ci siamo imbarcati da Ancona dove ho sfiorato di poco il Weekendoit, la manifestazione  per giovani crafters e makers tenutasi nella bellissima Mole Vanvitelliana e animata da tantissimi workshops pratici e teorici. Le tracce del loro passaggio erano ancora ben visibili con stickers e depliant che ho trovato anche in hotel. Peccato che era già finito. Sigh!

Dopo un giro della città fra monumenti vista mare, chiese e piazze abbiamo passato una buona mezz’ora da Dadi e Mattoncini ad ammirare i loro prodotti LEGO e giochi in scatola che potete acquistare anche online sul loro sito www.dadiemattoncini.it

ancona_lego

Questa è solo una parte della parete piena di personaggi LEGO da collezione.

Il viaggio in Croazia ha avuto inizio da Spalato – SPLIT che mi ha sorpreso per la bellezza del suo centro storico. Un palazzo imperiale alla luce del sole e ancor meglio della luna, colonne di pietra bianca e liscissima fra un dedalo di stradine che ti stupiscono ad ogni angolo.

spalato_split

Il centro di Spalato

A Sebenico – SIBENICK , piacevole cittadina a pochi km da Spalato, mi sono imbattuta in un piccolo unicorno amigurumi che mi ha strizzato l’occhio da lontano. C’era un cartellino con il nome dell’artista che ho scoperto chiamarsi Trifolium,  il link è www.facebook.com/trifolium . Il calamaro che vedete nella foto costava 70 Kune cioè meno di 10 €

sibenickUn’altra cittadina dalmata che mi ha lasciato un ricordo handmade è Traù – TROGIR e mi sono innamorata di un negozio di ceramica che presentava i loro pesci in vere e proprie cassette e reti da pesca. Le sardine era così lisce e lucide che sembravano vere.

pesci_trogir

Girando per le caratteristiche stradine di Trogir non potete non fermarvi davanti a un gioiellino di negozio che accoglie i passanti con 2 grandi bambole sorridenti. Se siete curiose di conoscere la loro storia le potete trovare come Dada i Dunda – unique design su www.facebook.com/dadaidundatrogirAbbiamo lasciato la Croazia per passare qualche giorno in Bosnia Erzegovina, passando prima da Mostar e poi pernottando a Sarajevo. Il paesaggio cambia, e il mare azzurro lascia il posto alla montagna solcata da fiumi e laghi azzurri alcuni balneabili. lago_bosniaSi stendono per territori disabitati dove si trovano solo venditori sui cigli della strada che offrono miele, grappa e frutti di bosco ai viaggiatori. A Mostar si sente ancora di più l’ombra della guerra passata, sarà per il suo famoso ponte ricostruito, emblema delle lotte di un popolo troppo diverso per stare sotto una sola bandiera. Lo si capisce dall’anima islamica che si afferra in questa piccola città, nel suo mercato che profuma come uno sūq e nell’aria che trasporta lontano le preghiere recitate dal minareto. Nel mercato c’era un negozio di cose handmade davvero carine e prodotti tipici del territorio, ed ecco cosa proponeva al suo ingresso.

mostarPer raggiungere Sarajevo si deve percorre ore di strade di montagna fra paesini della Bosnia Erzegovina fatti di casette fra i campi e bandiere che sventolano per orgoglio e per mandare un messaggio. L’affermazione di essere sul loro territorio che con sforzo coltivano, sminano e percorrono per portare i prodotti che avanzano dalla loro produzione ai mercati, viaggiando su strade inadatte e pericolose.  Leggete questo articolo dell’ Osservatorio Balcani e Caucaso

campagna-bosniaI pagliai scattati dalla macchina in movimento

Si entra a Sarajevo attraverso il lungo viale tristemente conosciuto come “il viale dei cecchini” costeggiato da palazzoni trivellati ma si rimane stupiti perchè accanto ad essi, son nati grandi hotel, centri commerciali fatti di specchi e grattacieli, che accecano su tutto il resto che ci si lascia alle spalle , mentre si arriva alla città. Il piccolo fiume di nome Miljacka, pulito e tranquillo, divide la città in due parti ed è piacevole passeggiare sulle sue rive. La città vecchia è il vero cuore e anima della città, è araba in tutto e per tutto, moschee e bancarelle di lampade e tappeti sarà tutto ciò che ti circonderà. La piazza con la vecchia fontana è gremita e faccio parlare queste foto e non le parole.

sarajevo piazza Sebilj Brunnensarajevo fontanaIn tutto il mercato echeggiano dei colpi di martello che provengono dalle botteghe degli incisori, che imprimono sul rame decorazioni per abbellire vassoi e brocche.

sarajevo_incisoreVorrei citare il proprietario dell’Hotel Herc di Sarajevo che ci ha rattoppato la macchina con una maestria che tutti i tutorial di Youtube non possono essere comparati all’opera di rimessa in forma della carrozzeria con l’utilizzo del mio semplice phon per i capelli . Grazie…

Nei momenti più salienti in cui regnava un religioso silenzio ho solamente immortalato la scena della messa in piega e se volete provare l’efficacia del sistema, scalda la carrozzeria e tutto torna al suo posto potete trovare un tutorial qui Funziona!

phon_riparare_macchina

Il Montenegro è stata solo una fuga di una giornata che merita molto più tempo. Coscienti di questo ma contenti, possiamo dire di aver visto, Kotor, la città fortificata arroccata nell’insenatura chiamata bocca di Kotor appunto. E’ molto suggestiva e se amate i gatti lì troverete molti micetti randagi che si inseguono sulle vecchie mura della città. Uno era diventato anche un amigurumi!

kotoramigurumi_kotor_montenegro

Vi lascio con un filmato di me e un’amica appena conosciuta sulla spiaggia di Lapad vicino a Dubrovnick, dove avevamo l’appartamento, circondata da belle spiagge ma a distanza di sicurezza dalla folla del centro storico di Dubrovnick, preso d’assalto dalle navi da crociera; anche 6 in un giorno. Il teatro di una breve lezione delle basi dell’uncinetto con fidanzati che parlano di cose, … da fidanzati, è stato proprio la spiaggia di Lapad. Ho filmato i suoi progressi dopo solamente 30 minuti di tentativi. Continua così e cerca i miei tutorial su Youtube!

Nelle stradine di Dubrovnick ho incontrato una signora ricamatrice vestita con il costume tipico che vendeva le sue bellissime creazioni. Il ricamo e’ un’arte antica molto diffusa in Croazia, caratterizzata dai tipici disegni geometrici di colore rosso su fondo bianco che ornano tovaglie e camicette.

dubrovnik handmadeIl tour balcanico è finito mi è mancato di visitare l’isola di Pag nota anche come l‘isola del merletto, le cui origini risalgono al Rinascimento e che agli inizi del ‘900 assurse a meritata fama, grazie al regalo di una blusa preziosamente decorata che una nobildonna fece all’arciduchessa d’Austria Maria Giuseppina. La quale non solo apprezzò ma si recò di persona sull’isoal di Pag e ordinò altri capi ricamati. Il merletto in questione è lavorato al tombolo secondo schemi che si tramandano da generazioni. Qualche curiosità la trovate su www.perla-pag

merletto_pag

Vi lascio con un bagno al tramonto, al prossimo giro. IMG_2206

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